L'espressionismo italiano. Da Mafai a Guttuso 

17.12.2024

E' davvero bella la mostra "L'estetica della deformazione. Protagonisti dell'espressionismo italiano" ospitata dalla Galleria d'Arte Moderna di Roma fino al 2 febbraio 2025, dove forma e colore sono i protagonisti assoluti.

In esposizione circa 130 opere per ripercorrere la ricca realtà dell'espressionismo italiano tra le due guerre, con particolare riferimento alle personalità e ai gruppi attivi principalmente a Roma, Milano e Torino.

La pittura visionaria e onirica, animata da colori accesi e drammatici, di Scipione e Mafai della scuola romana di via Cavour e degli artisti Mazzacurati, Pirandello, De Pisis, Melli, Afro, Mirko, Guttuso, Ziveri che si rifanno all'espressionismo francese. Nel novembre 1927 Antonietta Raphael e Mario Mafai vanno ad abitare al n° 325 di via Cavour, in un palazzo umbertino che sarà demolito intorno al 1930 per fare posto alla nuova via dell'Impero. Una grande stanza viene adibita a studio. Ricorda Antonietta (1971): " Roma da quelle parti era stupenda, tutte piazzette, casette e noi avevamo una casa all'ultimo piano con un terrazzo enorme, meraviglioso, dove mangiavamo, dipingevamo, chiacchieravamo, e di lì c'era quella veduta che faceva rimanere senza fiato." Ben presto la casa studio di via Cavour diventa un luogo di ritrovo per artisti e letterati:

E poi l'arte del gruppo dei Sei di Torino (1929-31), dove la pittura di chiara ispirazione "francofona", è incentrata sul colore e ispirata dalle ricerche impressioniste e postimpressioniste.

Infine, il gruppo Corrente, protagonista dal 1938 a Milano di un vigoroso e appassionato espressionismo lirico, con una pittura inquieta ed emozionata.

Gli espressionisti italiani, in piena sintonia con le tendenze internazionali hanno interpretato con efficacia le inquietudini del loro tempo, restituendo una loro visione della realtà.


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