Carla Accardi, un'artista fuori dagli schemi

04.06.2024

L'opera "La triplice tenda" (1969-1971) di Carla Accardi, apre la grande retrospettiva al Palazzo delle Esposizioni di Roma, in occasione del centenario della nascita dell'artista. Un'opera fruibile, che gioca sulle trasparenze e sui toni rosa quasi smaltati, prestata dal Centre Pompidou, che si sposa perfettamente con la grande rotonda che la ospita. Fu definita dall'artista "una cosa estetica" e in effetti colpisce appena si varca la soglia d'ingresso. L' arte di Carla Accardi è travolgente, essenziale, maestosa. Incantano le sue grandi tele con forme, linee e colori volutamente ridotti all'essenziale e disposti secondo uno schema geometrico. Un'esposizione esaustiva che abbraccia l'intera sua produzione, con circa cento opere che vanno dal 1946 al 2014.

Descritta come "fuori dagli schemi", Carla Accardi è stata una delle prime donne a dedicarsi all'astrattismo. L'esposizione, prorogata fino a domenica 1 settembre 2024, ripercorre in ordine cronologico gli esordi  dell'immediato dopoguerra all'informale, dalla pittura-ambiente a un'arte segnata dalle istanze del femminismo, fino ai dipinti negli anni Ottanta e  i grandi dittici e trittici degli anni Novanta e Duemila. L'artista ha utilizzato la tela dipingendola con materiali inusuali e ha creato una serie di installazioni che espandono l'opera stessa nello spazio, utilizzando materiali plastici come fogli di "sicofoil" dipinti con vernici e smalti. Inizialmente fece parte di Forma 1, collettivo di artisti convinti che l'arte dovesse essere priva di significati allegorici o psicologici. E' il periodo delle opere in bianco e nero e della sua prima mostra personale nel 1950, alla Libreria Age d'Or di Roma. Quando il collettivo si sciolse nel 1951, proseguì il suo lavoro da sola e saltuariamente con il gruppo MAC - Movimento Arte Concreta. Interessante la serie Trasparente, un gruppo di opere di varie dimensioni datate tra il 1974 e il 1975, come Verde, vernice su sicofoli e telaio in legno del 1974. Così come l'opera Violarosso, caseina su tela del 1963 o Moltiplicazione verde argento del 1964 o ancora il trittico Pieno giorno (veduta), vinilico su tela grezza, del 1987. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1988 e alle principali rassegne storiche sull'arte italiana, tra le quali "The Italian Metamorphosis 1943-1968" al Museo Solomon R. Guggenheim di New York (1994). Nominata membro dell'Accademia di Brera nel 1996, l'anno dopo è diventata consigliere della Commissione per la Biennale di Venezia. Le sue opere sono presenti in diversi musei dedicati all'arte contemporanea, sia in Italia che all'estero.

VOTO ⭐️⭐️⭐️⭐️

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